FAQ

Chi può inviare una segnalazione?

Chiunque può inviare una segnalazione a Terna.

E’ obbligatorio identificarsi per poter inserire una segnalazione?

Si, è obbligatorio. Nel caso in cui la segnalazione contenga elementi non sufficientemente circostanziati e da approfondire, o necessiti chiarimenti, infatti, la mancanza di riferimenti del segnalante impedisce la possibilità di contatti al fine di acquisire ulteriori dettagli circa i fatti segnalati.

E’ possibile inviare una segnalazione anonima?

No, il sistema non consente l'invio di segnalazioni anonime. Terna, ad ogni modo, garantisce la riservatezza dei dati personali e delle informazioni trattate attraverso l'adozione di misure di sicurezza adeguate, quali protocolli di trasmissione sicuri e strumenti di crittografia per i contenuti delle segnalazioni e degli eventuali allegati.

Quali sono le situazioni che possono essere segnalate?

La segnalazione può trarre origine da qualsiasi situazione riconducibile al personale o a terzi che possa arrecare danno o pregiudizio a Terna. Le segnalazioni possono quindi riguardare comportamenti illeciti, rischi, reati o irregolarità riconducibili a violazioni del codice etico e del sistema di controllo interno, quali ad esempio ipotesi di corruzione per l'esercizio della funzione, corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio, abuso da parte di un soggetto del potere a lui affidato per ottenere vantaggi privati, irregolarità contabili, false dichiarazioni, violazioni delle norme ambientali e di sicurezza sul lavoro, demansionamenti, assunzioni non trasparenti, mobbing, sprechi, ecc., purché rese in buona fede.

Cosa sono i Codici di Sicurezza?

I Codici di Sicurezza sono 2 set di 4 caratteri alfanumerici che il sistema invia al numero di cellulare ed alla e-mail indicati dal segnalante all'invio della segnalazione. Il segnalante potrà accedere nuovamente al sistema per verificare lo stato della segnalazione effettuata mediante un codice di sicurezza composto da 8 caratteri alfanumerici, generato automaticamente dal sistema e inviato tramite SMS previa richiesta di accesso. L'utilizzo dei codici di sicurezza rappresenta per il segnalante un'ulteriore garanzia che nessuno può sostituirsi a lui in nessuna fase della segnalazione.

Perché c’è un timer che misura il tempo di inserimento dei dati?

Limitare il tempo di inserimento dei dati vuole essere un'ulteriore forma di garanzia per il segnalante attraverso la prevenzione di utilizzo improprio dello strumento. Le sessioni per l'inserimento dei dati anagrafici e di dettaglio della segnalazione hanno una durata limitata, allo scadere delle quali le informazioni andranno perse se non è stata eseguita l'azione ‘Invia segnalazione’. In questo caso il segnalante deve iniziare nuovamente l'intera procedura di effettuazione della segnalazione.

Quando si considera inviata la segnalazione?

La segnalazione è correttamente inviata al termine della procedura di «invio nuova segnalazione» ovvero quando il segnalante, una volta completata la compilazione dei campi previsti, clicca sul pulsante «Invia Segnalazione». A seguito di questa azione i dati vengono registrati a sistema e criptati. Se il segnalante non conclude il processo di segnalazione cliccando sul pulsante «Invia Segnalazione» tutti i dati fino a quel momento inseriti vanno persi.

È possibile consultare lo stato di lavorazione di una segnalazione?

Il segnalante può accedere al portale in qualsiasi momento successivo all'invio per consultare lo stato di lavorazione della segnalazione.

Come si può accedere allo stato di lavorazione della segnalazione?

Entrando in Verifica stato segnalazione al segnalante viene richiesto di inserire l'indirizzo e-mail indicato in fase di registrazione della segnalazione. Cliccando poi sul tasto “Richiedi codice di sicurezza”, viene abilitata la sezione inerente all'immissione del codice di sicurezza lungo 8 caratteri inviato al segnalante via sms. Inserendo questo codice nell'apposito campo, il segnalante può vedere lo stato di lavorazione delle proprie segnalazioni.

Quali sono le tutele per il segnalante?

In conformità alla normativa di riferimento, Terna garantisce il divieto di atti ritorsivi o discriminatori, sia diretti che indiretti, nei confronti di chi effettua una segnalazione in buona fede. In particolare, il segnalante non può essere licenziato, sospeso, trasferito o demansionato né in alcun modo minacciato, vessato o discriminato. Terna si impegna, inoltre, a garantire la massima riservatezza sull'identità del segnalante nonché sui soggetti e i fatti segnalati.

L’identità del segnalante può essere rivelata?

Terna garantisce che l'identità del segnalante non possa essere rivelata. Tutti coloro che sono coinvolti nella gestione della segnalazione sono tenuti a tutelarne la riservatezza ad eccezione dei casi in cui:

  • la riservatezza non sia opponibile per legge (ad esempio nel caso di indagini penali, ispezioni di organi di controllo, ecc.), o
  • la conoscenza dell'identità del segnalante sia assolutamente necessaria per consentire al soggetto segnalato di difendersi dalle accuse mossegli.

Chi esamina le segnalazioni e ne cura gli approfondimenti?

Terna ha identificato nel Responsabile Audit il soggetto deputato a ricevere le segnalazioni e a curare gli approfondimenti necessari, con il supporto delle strutture aziendali più idonee alla luce del caso concreto. Un ruolo centrale è inoltre ricoperto dal Comitato Etico: a quest'ultimo, infatti, spetta in ultima istanza la decisione sulla gestione e l'archiviazione delle segnalazioni. Il Comitato Etico, inoltre, qualora la segnalazione sia anche potenzialmente rilevante ai sensi del D.Lgs 231/01, provvede altresì ad informare tempestivamente l'Organismo di Vigilanza.